mercoledì 20 aprile 2016

Dalla padella alla brace: come utilizzare e diffondere la pornografia definendola una goliardata


E pensare che sono i vigili urbani.
E che non ne facevano uso a casa loro, in solitudine, ma in ufficio - in un ufficio pubblico. Il loro capo dichiara "ma non erano appese in ufficio, erano nello spogliatoio maschile" come se fosse una scusante. Come se lo spogliatoio non fosse il luogo dove indossano la divisa - per calarsi nel ruolo di forza dell'ordine - e magari anche la fondina con la pistola, perchè a loro si rivolgono i cittadini quando sentono di aver bisogno di protezione e aiuto.
I vigili urbani di Venaria Reale, ed evidentemente anche il loro capo, considerano normale e goliardico fare uso della pornografia. E con loro anche il giornalista.
Mi chiedo - ricordando una frase dettami da una giornalista alla presentazione ufficiale di Se Non Ora, Quando - Grugliasco, circa un anno fa - se l'articolo sarebbe uscito con quelle parole, pronunciate dal giornalista  "i vigili urbani della città hanno deciso di oscurare i vetri delle ampie finestre degli spogliatoi con fotografie di donne nude rivolte verso l’interno. E fin qui non ci sarebbe nulla di strano" se a dirigere La Stampa e la sua redazione fosse stata una donna.
Perchè a me sembra strano, proprio per nulla normale, che cose di questo genere possano accadere.
Non si eleva sugli altri neanche il sindaco, evidentemente prima maschio e poi rappresentante dei cittadini e delle cittadine. Un sindaco rappresentante anche di quegli adolescenti che leggendo i titoli su questa vicenda penseranno che sia "normale" pagare le donne (come? quanto? volontariamente o no?) per essere usate come oggetto dagli uomini.

E poi, insomma, nello spogliatoio del proprio ufficio si possono fare tante cose, anche quelle per le quali si sente il bisogno di usare le immagini pornografiche a portata di mano.


Nessun commento:

Posta un commento