domenica 8 marzo 2020

8 Marzo ai tempi del Corona Virus

Doveva essere il fine settimana più denso di avvenimenti di questo periodo, attività culturali, momenti sportivi e occasioni di festa erano organizzati da tempo, coinvolgendo in geometrie variabili tantissimi grugliaschesi.

Poi è arrivato il Corona Virus e tutto è stato annullato.
In qualità di fondatrice del Comitato Se Non Ora, Quando? - Grugliasco  ho avuto un vero momento di scoramento: come possiamo noi non dedicare un momento di festa alle donne, che così tanto se lo meritano? Possibile che non ci sia un modo per celebrare la grande forza delle donne?
Poi, più ci pensavo, più mi sono convinta che festeggiare, in questo momento, proprio non è opportuno. Ma non per il virus, piuttosto per la condizione delle donne che emerge dalla cronaca giornaliera. L’elenco che segue non è esaustivo e neanche tanto ragionato, piuttosto è un susseguirsi di pensieri, così come i link segnalati sono dati a mero titolo di esempio.     
      
dati Istat sul femminicidio in italia parlano di 133 donne uccise nel 2018 e di queste, l’81,2% (108) è stata uccisa da una persona conosciuta. In particolare, nel 54,9% dei casi dal partner attuale o dal precedente (dal partner attuale 47,4%, corrispondente a 63 donne, dal partner precedente 7,5%, pari a 10 donne), nel 24,8% dei casi (33 donne) da un familiare (inclusi i figli e i genitori) e nell’1,5% dei casi da un’altra persona che conosceva (amici, colleghi, ecc.) (2 donne).

Una testata nazionale titola, in riferimento all’annullamento delle manifestazioni per via del Corona Virus, “Finalmente le femministe sono fuori combattimento – Liberi dalla retorica dell’8 marzo”. 

Una azienda petrolifera inneggia pubblicamente allo stupro di una 17enne, Greta Thumberg, diffondendo disegni espliciti, per la lotta globale da lei condotta contro l’inquinamento ambientale.



      L’Italia è al 76° posto su 149 paesi censiti per quanto riguarda l’uguaglianza di genere. In Italia il soffitto di cristallo non è ancora stato infranto. Nel 2008, nei consigli di amministrazione delle società italiane quotate in borsa sedevano solo 170 donne. Oggi sono 811: il 36,3% del totale. Merito della Legge Golfo Mosca, introdotta nel 2011. Ma resta ancora molto da fare: nelle società non quotate in borsa, solo il 17% dei posti nei CDA è occupato da donne. E ai vertici delle aziende, quotate e non, le amministratrici delegate sono solo il 6,3%. Senza contare che in media una manager guadagna il 10,2% meno di un collega.

      L'impatto sull'economia delle misure adottate per contrastare l'emergenza del Corona Virus stanno già producendo un ulteriore aumento del gap gender (diversità di genere) in Italia "Le misure per contenere la diffusione del virus stanno penalizzando fortemente le donne che lavorano e l'impatto  della crisi economica che si sta delineando all'orizzonte avrà ripercussioni sull’occupazione femminile».

Negli scorsi giorni ho sentito il bisogno di aderire alla richiesta di un corridoio umanitario tra Turchia e Grecia, perché la situazione dei profughi è diventata ormai intollerabile e – come sempre – a pagare maggiormente il prezzo di tanta violenza sono soprattutto le donne, in quanto donne e in quanto madri. Richiesta che è nata da un forum di donne, per tendere una mano ad altre donne. 


Insomma... non me la sento di festeggiare. 

   Se non in maniera superficiale, come omaggio a chi ha fatto sì che io oggi goda delle libertà fondamentali, ma con la consapevolezza che ora combattere per le altre donne - per le mie figlie - per le donne di altre parti del mondo, tocca a me.

       Buona festa della donna a tutte.