Doveva essere il fine settimana più denso di avvenimenti di
questo periodo, attività culturali, momenti sportivi e occasioni di festa erano
organizzati da tempo, coinvolgendo in geometrie variabili tantissimi
grugliaschesi.
Poi è arrivato il Corona Virus e tutto è stato annullato.
In qualità di fondatrice del Comitato Se Non Ora, Quando? - Grugliasco ho avuto un vero momento di scoramento: come possiamo noi non
dedicare un momento di festa alle donne, che così tanto se lo meritano?
Possibile che non ci sia un modo per celebrare la grande forza delle donne?
Poi, più ci pensavo, più mi sono convinta che festeggiare,
in questo momento, proprio non è opportuno. Ma non per il virus, piuttosto per
la condizione delle donne che emerge dalla cronaca giornaliera. L’elenco che
segue non è esaustivo e neanche tanto ragionato, piuttosto è un susseguirsi di
pensieri, così come i link segnalati sono dati a mero titolo di esempio.
I dati Istat sul femminicidio in italia parlano di 133 donne uccise nel 2018 e di queste, l’81,2%
(108) è stata uccisa da una persona conosciuta. In particolare, nel 54,9% dei
casi dal partner attuale o dal precedente (dal partner attuale 47,4%,
corrispondente a 63 donne, dal partner precedente 7,5%, pari a 10 donne), nel
24,8% dei casi (33 donne) da un familiare (inclusi i figli e i genitori) e
nell’1,5% dei casi da un’altra persona che conosceva (amici, colleghi, ecc.) (2
donne).
Una testata nazionale titola, in riferimento all’annullamento
delle manifestazioni per via del Corona Virus, “Finalmente le femministe sono
fuori combattimento – Liberi dalla retorica dell’8 marzo”.
Una azienda petrolifera inneggia pubblicamente allo
stupro di una 17enne, Greta Thumberg, diffondendo disegni espliciti, per la lotta
globale da lei condotta contro l’inquinamento ambientale.
L’Italia è al 76° posto su 149 paesi censiti per
quanto riguarda l’uguaglianza di genere. In Italia il soffitto
di cristallo non è ancora stato infranto. Nel 2008, nei consigli di
amministrazione delle società italiane quotate in borsa sedevano solo 170
donne. Oggi sono 811: il 36,3% del totale. Merito della Legge Golfo Mosca,
introdotta nel 2011. Ma resta ancora molto da fare: nelle società non quotate
in borsa, solo il 17% dei posti nei CDA è occupato da donne. E ai vertici delle
aziende, quotate e non, le amministratrici delegate sono solo il 6,3%. Senza
contare che in media una manager guadagna il 10,2% meno di un collega.
L'impatto sull'economia delle misure adottate per contrastare l'emergenza del Corona Virus stanno già producendo un ulteriore aumento del gap gender (diversità di genere) in Italia "Le misure per contenere la diffusione del virus stanno penalizzando fortemente le donne che lavorano e l'impatto della crisi economica che si sta delineando all'orizzonte avrà ripercussioni sull’occupazione femminile».
Negli scorsi giorni ho sentito il bisogno di
aderire alla richiesta di un corridoio umanitario tra Turchia e Grecia, perché la
situazione dei profughi è diventata ormai intollerabile e – come sempre – a pagare
maggiormente il prezzo di tanta violenza sono soprattutto le donne, in quanto donne e in
quanto madri. Richiesta che è nata da un forum di donne, per tendere una mano ad
altre donne.
Se non in maniera superficiale, come omaggio a chi ha fatto sì che io oggi goda delle libertà fondamentali, ma con la consapevolezza che ora combattere per le altre donne - per le mie figlie - per le donne di altre parti del mondo, tocca a me.
Buona festa della donna a tutte.