Ecco allora che si cerca l'utilizzo dei media per amplificare polemicucce, spesso basate sul niente, e molto spesse esagerate, in un senso o nell'altro.
All'ultima polemica mediatica ha risposto l'assessore all'Urbanistica di Grugliasco con una mail che mi ha autorizzata a diffondere.
Ok, abbiamo
capito, davanti agli occhi avevamo un modello di imitare e noi invece niente,
occhi chiusi e avanti con il cemento. Qual'è il modello? Ma New York City
naturalmente, come non averci pensato prima. E dire che abbiamo in comune così
tanto; Grugliasco e New York, due città simbolo dei futuri destini del pianeta
vivente. Loro hanno il Central Park e noi abbiamo il Porporati, loro la
Quinta Avenue e noi via Lupo, loro il Moma e noi il museo del Grande
Torino. Così tante affinità, due mondi che si parlano da sempre. Il
Rockfeller center e Le Serre. Il ponte di Brooklyn e il cavalcavia
di corso Torino, lo skyline di Manhattan e quello di via Crea.
E non ci
abbiamo pensato. Incredibile.
Ringraziamo i
nostri critici di averci indicato la strada. Facciamo tuttavia osservare loro
che i nostri giardini sotto il ponte in Borgata Quaglia non saranno come il
Brooklyn Bridge Park ma la loro figura la fanno e, più in generale che ci
sembra curioso scegliere proprio NY come esempio per fustigare gli amici del
cemento. Anche lì qualche casa l'hanno tirata su, non come da noi certo ma
insomma.
Comunque è
giunta l'ora di una riflessione e ascoltare i nostri avversari ormai è
d'obbligo. Abbiamo impermeabilizzato troppo (quando piove l'acqua scorre
dappertutto, a NY il Central Park assorbe anche quella di Wall Street) e la
vista di centinaia di cantieri edili sul nostro territorio non è più
sopportabile.
E vogliamo
mettere la biodiversità? Da quanto tempo non vediamo più i cammelli in corso
Allamano?
Prima di
aver asfaltato le strade del Gerbido non era raro vedere i lemuri ai
giardini Kimberly.
E' ora di
chieder scusa ai cittadini e alle forze di minoranza che da sempre ci indicano
la strada giusta.
Grugliasco
Comunità Sostenibile, l'ARPA, l'amministrazione della grande mela (a proposito
a noi manca un logo di sostegno al nostro marchio, proporrei "il grande
becco", riferito alla gru naturalmente), sono lì per noi non
dimentichiamolo.
PS
Pensandoci bene però credo che, a proposito di simboli, sia
necessario cambiare il nostro. La gru è un uccello ma è anche un attrezzo per
costruire case e questo sinonimo è inaccettabile. Va bene essere amici dei
palazzinari ma così è troppo.
best regards
(così dicono a NYC)
ppb
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