lunedì 11 marzo 2013

Il mio intervento a c'è #unaltromodo per #unaltropd - sabato 9 marzo 2013

Il mio intervento a c'è #unaltromodo per #unaltropd - sabato 9 marzo 2013 Un incontro quasi autoconvocato tra amministratori del PD e altri simpatizzanti, 50 persone che ruotavano in sala, oltre 250 contatti streeming. 5 minuti per ogni intervento da elaborare intorno a una parola chiave. Ecco il mio intervento. Stringato. Che avrebbe meritato un maggiore approfondimento. Ma questo è #unaltromodo. Questo è #unaltropd. La mia parola è PARTITO Partito come rete. Partito come centro di elaborazione. Partito come fulcro della comunicazione. E quando parlo di centro di elaborazione intendo dire che dobbiamo esserlo non solo prima delle elezioni ma anche tra una elezione e l’altra. Stiamo iniziando a parlare di congresso. Io mi auguro che tutti noi saremo in grado di eleggere persone autorevoli in grado di dare la linea ma soprattutto mi auguro che i nostri eletti sapranno poi nominare nei diversi ruoli e sui diversi temi persone competenti a cui poi si dovrà dare la forza di agire. Dico questo perché il partito deve tornare a raccordare le diverse amministrazioni se non si vuole che le dinamiche smentiscano e svuotino le promesse elettorali. Voglio fare un esempio che mi tocca da vicino. Io arrivo da Grugliasco e voglio parlarvi del rapporto Grugliasco/inceneritore. Grugliasco è sempre stata la Stalingrado dell’Ovest, la città in cui due tornate elettorali fa abbiamo vinto con il 66,8%. A Grugliasco il consenso è stato tenuto grazie alla proprietà pubblica dell’impianto e alla costituzione del comitato locale di controllo. Nonostante ciò all’ultima tornata elettorale i grillini hanno eletto 4 rappresentanti e altri 4 sono stati eletti da altre liste che cavalcavano gli stessi cavalli di battaglia tra cui, appunto, l’opposizione all’inceneritore. Poi Torino ha annunciato la vendita di TRM e il M5S è divenuto primo partito. Guardate che non intendo entrare nel merito della bontà della decisione ma del fatto che, almeno all’apparenza, è completamente mancata un’azione di raccordo tra i diversi sindaci del partito democratico – che avrebbe dovuto svolgere il partito – per cui i giornali hanno riportato dichiarazioni contrastanti e di lite tra i diversi sindaci. Noi in questa campagna elettorale ci siamo ritrovati al mercato con la gente che ci diceva “ci avete promesso che avreste mantenuto il controllo azionario dell’impianto e ci avete tradito. Non dite che è stato Fassino perché siete dello stesso partito. Voi lo sapevate e ora ci volete far credere che il comitato di controllo basterà ad assicurarci la salute. Noi non vi crediamo più”. Bene, se siamo alla ricerca del perché abbiamo perso ricordiamoci che finchè abbiamo la maggioranza degli amministratori dei nostri comuni dobbiamo dare loro credibilità e sostenerli. Ricordiamoci che il partito deve tornare a raccordare le nostre scelte e, subito dopo, la loro comunicazione.

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