lunedì 14 marzo 2011

Il 2011 e il Parco regionale La Mandria

Conferenza stampa di presentazione congiunta con la Città di Venaria Reale dei nuovi allestimenti degli Appartamenti Reali del Castello de La Mandria e degli eventi per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia Il 2011 rappresenta per l’Italia un anno straordinario, un anno ricco di occasioni per ripensare a noi, alla nostra storia, alla nostra identità di italiani. Una storia e una identità che nel tempo si possono modificare, se non nei fatti, almeno nella percezione che noi ne abbiamo. Se è quindi giusto riaffermare i valori su cui i nostri genitori hanno fondato l’Unità d’Italia è altrettanto giusto insegnare alle generazioni future a riconoscere i segni che la storia nazionale ha lasciato sul nostro territorio, a farli propri, e a fruirne nella vita quotidiana rispettandone però l’idea originaria. Il Parco la Mandria rappresenta proprio uno di questi segni - un segno forte - e ripercorrerne la storia è come ripercorrere alcune fondamentali tappe della storia d’Italia. Voglio ricordarne qui solo due momenti salienti. Nel 1861 Vittorio Emanuele II acquista 3600 ha di territorio, quasi tutto boscato, in parte solcato da quelle rotte di caccia tracciate nei secoli da architetti di corte quali Castellamonte e Juvarra, e li cinta con un lungo muro – 36 km - per farne la propria riserva di caccia privata. All’interno di quel muro già esistevano alcune cascine e un ricetto medievale, una chiesetta preziosissima, una torre di guardia, i resti della Druento medievale e una costruzione del secolo precedente che serviva per l’allevamento dei cavalli. Vittorio Emanuele ordina di trasformare questa tenuta, regimandone le acque, creando dei laghi e un sistema di irrigazione capillare, realizzando cascine da dedicare ai figli avuti dalla Bella Rosina, un galoppatoio per continuare ed ampliare l’attività di allevamento equino, la “stambeccaia” per acclimatarvi animali abituati alle alte quote e vi importa animali di specie esotiche, come il cervo wapiti di origine canadese, creando un giardino zoologico. La più grande trasformazione però la fa tra le mura del Borgo Castello dove le dimore degli stallieri devono diventare adatte ad accogliere la sua seconda famiglia. Per fare questo amplia l’edificio, lo dota delle migliori “modernità” (il bagno sulla verandina accanto alle camere da letto, la luce ad acetilene nella sala del biliardo) e fa arredare le stanze del primo piano superiore dai più famosi ebanisti, stuccatori, tappezzieri dell’epoca. Nascono così quegli ambienti noti come Appartamenti Reali del Castello de La Mandria, che nel 1997 l’Unesco ha riconosciuto Bene dell’Umanità nell’ambito del sito Residenze Sabaude e che hanno acquisito un valore ancora maggiore da quando, nell’aprile 2008, un incendio scoppiato nel Castello di Moncalieri, ha fatto sì che gli Appartamenti Reali restassero una tra le più significative residenze sabaude ottocentesche ancora in ottime condizioni di conservazione . L’altro momento importante che intendo ricordare qui è il 1978, anno in cui la Regione Piemonte, dopo aver acquistato quella parte di tenuta che i proprietari Medici del Vascello ancora non avevano alienato, istituisce il Parco regionale La Mandria. Questo atto sancisce infatti da un lato l’importanza fondamentale della foresta planiziale qui conservata e ormai quasi del tutto scomparsa nel resto della Pianura Padana, dall’altro l’importanza della presenza dell’Ente Regione e della sua azione di tutela non solo sull’ambiente ma anche sul paesaggio storico. Il 2011 straordinariamente riunisce in sé due appuntamenti di valore unico collegati ai momenti storici citati: il 150enario dell’Unità d’Italia e l’Anno Internazionale delle Foreste indetto dall’ONU per mobilitare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle problematiche forestali. Due occasioni quindi che vedono il Parco La Mandria protagonista. Ma mentre l’Anno Internazionale delle Foreste sarà adeguatamente affrontato in eventi successivi oggi siamo qui, insieme alla Città di Venaria Reale, per ricordare la prima delle due ricorrenze. L’Ente di gestione del Parco infatti ha inteso festeggiare l’Unità d’Italia ricordandone il padre fondatore, Vittorio Emanuele II, e valorizzando con appropriati allestimenti i luoghi in cui amava abitare; anche la scelta della data di oggi non è casuale: il 14 marzo è infatti il giorno del compleanno di Vittorio Emanuele II. I nuovi allestimenti presentati sono stati scelti perché aiutano a sottolineare il clima di intimità che regnava in questa dimora, volutamente con caratteri borghesi, nonostante il grande valore degli arredi: la Camera da Letto del Re, unico arredo che Umberto I tenne per sé quando decise di vendere la tenuta, portandola a Palazzo Reale, ed un prezioso servizio da tavola già delle collezioni della Real Casa. Il fascino di questo luogo infatti è tutto qui, nell’accostamento inaspettato di oggetti di raffinata bellezza ad una quotidiana normalità, giunti fino a noi come se il tempo non fosse mai trascorso. Gli Appartamenti Reali inoltre, grazie al finanziamento della Consulta regionale per le celebrazioni del centocinquantenario, mediante fondi messi a disposizione del Consiglio regionale, sono anche oggetto da parte dell’Ente Parco di due importanti modifiche: la sostituzione del vecchio impianto elettrico con l’inserimento di nuove luci di ultima generazione che permetteranno di illuminare gli Appartamenti Reali senza privarli della loro autenticità e la creazione di una bussola di ingresso nell’androne centrale per un utilizzo più razionale ed economico anche della Sala conferenze. Prosegue quindi, pur nella scarsità di risorse, la cura incessante dell’Ente per questa “casa museo” che rappresenta il cuore storico dell’intero Parco. Questi due interventi saranno oggetto, prossimamente, di una nuova presentazione alla stampa. Infine l’Ente Parco ha organizzato una serie di eventi per il pubblico che sono stati pensati, e vengono oggi presentati, unitamente a quelli realizzati dalla Città di Venaria. Come dice il titolo della giornata di oggi “Insieme nella storia, Uniti nel futuro” infatti, le due amministrazioni si sono riconosciute nella comune determinazione di ricordare la grande “storia d’Italia” e la piccola storia locale che ci unisce, studiarla e approfondirla per poi trasmetterla insieme ai giovani cittadini e ai turisti/fruitori che giungono da altri luoghi e che verranno accolti insieme dall’Ente Parco La Mandria e dalla Città di Venaria Reale.

Nessun commento:

Posta un commento