lunedì 20 settembre 2010

Cota e la politica del tanto peggio tanto meglio

Non posso parlare per gli altri settori della politica regionale ma posso dire cosa sta accadendo ai parchi piemontesi. Stiamo parlando di oltre 200.000 ha di aree protette, la cui tutela è attualmente affidata a 35 enti di gestione. 35 anti i cui bilanci si basano per la quasi totalità sui finanziamenti regionali come se la Regione, finora, avesse considerato l'ambiente come un bene pubblico da non depauperare, la fruizione del verde come un servizio per i cittadini - soprattutto per le fasce più deboli, la didattica ambientale un investimento per il futuro e i Parchi, in quanto tali, un volano di rilancio economico dei territori interessati dalla loro presenza. ORA QUESTA VISIONE DEV'ESSERE CAMBIATA. E' di questi giorni la notizia che i finanziamenti ordinari agli Enti Parco sono stati tagliati del 50%. Di questi giorni, cioè quando ormai i 3/4 dell'anno sono trascorsi e i soldi considerati nel bilancio di previsione in gran parte già spesi. Ora non si tratta di "tirare i remi in barca" o "tirare la cinghia" ma della matematica certezza di chiudere l'anno in disavanzo. D'altra parte la Regione non ci aveva dato ufficialmente una cifra da mettere nel bilancio e tutti gli enti si sono limitati a prevedere stanziamenti decurtati del 20-25% rispetto agli anni precedenti. ED ORA? Ora si devono fare delle scelte, scelte pratiche, senza recriminare sulla scorrettezza politica, o per lo meno facendolo in altre sedi, e decidere cosa tagliare. Perchè è evidente che la Giunta Cota non considera valori i fini per cui le aree protette sono state istituite e che, anzi, meno servizi i Parchi saranno stati in grado di fornire al territorio più ci sarà buon gioco per minimizzarne l'utilità, togliere loro funzioni, privatizzerne tutto il privatizzabile. LA POLITICA DEL TANTO PEGGIO TANTO MEGLIO. E così probabilmente il Parco La Mandria inizierà dal vendere i cavalli - quei bellissimi cavalli di razze in via d'estinzione - e magari chiuderà del tutto le scuderie e il museo delle carrozze storiche (tra esse anche quelle che Cecco Beppe e Sissy regalarono a Vittorio Emanuele II)... niente più visite a cavallo o in carrozza... niente più visite delle scuole... e se saremo costretti a tagliere i servizi probabilmente dovremo iniziare da quelli rivolti al pubblico (marketing, informazioni turistiche, servizio prenotazioni...), ben sapendo che paradossalmente questo ridurrà anche le entrate proprie... e poi? Probabilmente elimineremo le tariffe ridotte che il Parco pratica alle scuole della Comunità del Parco e non patrocineremo più attività quali Terra Madre a Grugliasco, Sant'Antonio a Venaria Reale, e le tante altre che nel corso dell'anno sosteniamo... insomma... arriveremo al 150° con gli Appartamenti Reali rinnovati, nuovo impianto di illuminazione, nuova bussola di ingresso, strade rifatte, portineria rimessa a nuovo ma... le strade non saranno percorribili perchè non avremo i soldi per la manutenzione dei viali, non avremo personale per aprire la Residenza Sabauda di Borgo Castello, non rinnoveremo le convenzioni a coloro che gestiscono i servizi di fruizione del Parco - il nolo bici, il ristorante - perchè non avranno clienti di cui vivere... E il Parco La Mandria è solo un esempio...

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